La problematica che angoscia le donne dopo la menopausa si chiama osteoporosi.
Questa è una malattia sistemica che colpisce l’apparato scheletrico, rendendo le ossa più fragili e più inclini a fratturarsi e, nelle donne in gravidanza, questo è dovuto al particolare squilibrio ormonale che si crea.
Le fratture più comuni dovute ad osteoporosi sono la frattura del femore e la frattura del corpo della vertebra.
La demineralizzazione dell’osso, cioè la perdita del minerale essenziale, il CALCIO, è un fenomeno che colpisce le donne in maniera molto più importante che nell’uomo in un rapporto di 2:1 fino all’età di 60 anni, ma che aumenta a 5:1 a 75.
Per valutare il grado di demineralizzazione si utilizza un esame chiamato MOC (mineralometria ossea computerizzata) che attraverso due valori denominati T-score e Z-score da il grado di decalcificazione dell’osso. A seconda dei valori che vengono fuori si potrà avere un grado di decalcificazione normale, essere in un stato di osteopenia (cioè l’osso che si sta impoverendo di calcio), oppure avere l’osteoporosi.
Per combattere questa demineralizzazione è importante associare ad una dieta adeguata, un programma di attività fisica corretta che si indirizzi all’incremento del rimodellamento dell’osseo che avviene attraverso delle cellule dette osteoblasti.
Questo tipo di attività dovrà essere indirizzata soprattutto all’incremento del tono e trofismo muscolare, attraverso esercizi a corpo libero o in macchine isotoniche. L’attività cardiovascolare intesa come camminata, da effettuare all’aria aperta o anche su un tapis roulant, oppure l’andare in bicicletta sebbene portino benefici indiscussi dal punto di vista metabolico, non aiutano ad incrementare, se non in minima parte quel processo di rimodellamento dell’osso che aiuta a rallentare la perdita di calcio.
Il muscolo si inserisce sull’osso attraverso delle strutture chiamate tendini e, attraverso essi durante la fase di contrazione effettuerà delle trazioni sull’osso che stimoleranno l’attività degli osteoblasti.
Vien da se come la semplice camminata non permetta una trazione da parte dei muscoli sull’osso tale da attivare in maniera efficace il processo di rimineralizzazione. E’ chiaro quindi che un programma che miri al benessere della persona debba prevedere delle attività cardiovascolari miste al potenziamento muscolare.
Basta anche solo un’ora al giorno per raggiungere risultati soddisfacenti.