Ecco un altro motivo per inserire più pesce sulle nostre tavole, in particolare nell’alimentazione dei nostri figli: secondo un recente studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, assumere molto pesce prima del compimento di un anno diminuirebbe il rischio di sviluppare allergie, asma, riniti ed eczemi, proteggendo i bambini fino all’età di 12 anni.
Oggetto dello studio sono stati 3285 bambini svedesi in cui si sono valutati i vantaggi di una dieta ricca di pesce e, quindi, più ricca in acidi grassi essenziali Omega-3 che sono particolarmente presenti in tonno, salmone, sgombro e pesce azzurro.
Il risultato: un’alimentazione ricca in pesce fin dal primo anno di vita ridurrebbe dal 20 al 25% l’incidenza e la prevalenza di rinite ed eczema e, in minor misura di asma. Consumi ulteriormente maggiori (una volta alla settimana o più) sono invece associati alla riduzione del rischio di sviluppare malattie allergiche del 50%!
Ma attenzione, la ricerca ha messo in evidenza che l’efficacia preventiva sulle allergie si verifica soltanto se si comincia a mangiare pesce dal primo anno di vita fino agli 8 anni, range di tempo in cui gli Omega-3 favoriscono la maturazione del sistema immunitario. Se il consumo di pesce avviene dopo gli 8 anni non si attiverebbe questo scudo anti-allergia.
Ma i nostri bambini consumano abbastanza pesce?
Secondo i risultati dell’Osservatorio Nutrikid Nestlé il 30% dei bambini in Italia non mangia mai pesce o solo occasionalmente!
Invece, per godere di tutti i benefici forniti dal consumo di pesce, i bambini (ma anche gli adulti) dovrebbero consumarlo almeno 2 volte alla settimana, preferendo il pesce pescato a quello allevato e optando per pesci di piccola taglia, così da limitare l’assunzione di metalli pesanti.
Un’idea può essere quella di aggiungere il pesce a tavola sotto forma di ricette sfiziose e divertenti (trovate qui la ricetta del mio Fish-Burger e delle Polpette di Pesce), da preparare magari coinvolgendo proprio i più piccoli per stimolarli così nel consumo di questo alimento, troppo spesso non particolarmente gradito.