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Latte materno: il primo cibo dell’uomo

Per le donne, come per tutti i mammiferi sulla terra, accade che dopo la nascita di un bambino, la donna che l’ha partorito, avrà la montata lattea e produrrà il latte per sfamarlo nei suoi primi mesi di vita.
Il latte che fluisce nel seno e dal seno nella bocca del bambino è un alimento molto complesso e dinamico, vivo e calibrato per quel neonato. Questa formula è frutto di secoli di evoluzione e di allattamenti e ancora sta variando per adattarsi al meglio alle generazioni future secondo lo stile di vita e le necessità della popolazione. Nonostante questa storia perfetta da sempre, il latte e l’allattamento sono stati frutto di miti e credenze popolari talmente radicate da arrivare talvolta nei testi medici.
In realtà del latte e dell’allattamento colpisce la semplicità e l’immediatezza, allattare è un gesto che necessita di pochissime regole. In maniera schematica possiamo riassumere i comportamenti che favoriscono l’allattamento come segue:

Mamma e bambino devono essere liberi di dedicarsi alla poppata quando e per quanto tempo gradiscono senza limiti d’orario e di intervallo tra le poppate;

Ogni poppata conta. Quelle brevi, quelle lunghe e sostanziose, quelle consolatorie, quelle per dormire, quelle dopo la nascita e quelle dopo i due anni. Il latte umano è prodotto a richiesta, nessun bambino si alimenta contro voglia e non c’è modo di convincere un duenne a prendere il seno se non vuole;

La crescita va monitorata periodicamente avendo cura di riferirsi a tabelle aggiornate e al buon senso. A volte il ritmo di crescita si può alterare, ma molto raramente la motivazione è da ricondurre alla quantità o qualità del latte che beve il bambino. Non esistono allergie ne intolleranze se non forme gravi che vengono diagnosticate alla nascita. Il latte umano è specie-specifico e individuo-specifico! ;

Il latte è un alimento completo adatto a soddisfare tutte le esigenze nutritive (e non solo!) del neonato senza dover aggiungere acqua, tisane o biscotti. Per i primi 6 mesi di vita almeno non ci si deve preoccupare di alimenti diversi e in seguito assecondando tempi e preferenze si potrà proporre il cibo solido. Il latte, però, sarà un gradito compagno di crescita e potrà rimanere l’alimento prevalente almeno fino ai 12 mesi;

In ultimo è assolutamente necessario tanto rispetto perché soprattutto nel latte dato troviamo una relazione, una relazione nuova e profonda. Quella tra due innamorati, intimi da prima di conoscersi, legati senza scegliersi coscientemente: mamma e bambino.

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Nella nostra società moderna l’allattamento è una delle possibili scelte sempre più spesso intrapresa e preferita dalle madri, spesso osteggiata da chi le circonda, conosciuta ma a volte poco approfondita.
Allattare è anche una responsabilità poiché il latte materno (che ha una composizione in termine di carboidrati, zuccheri e proteine abbastanza constante rispetto al variare dello stile di vita di chi nutre) ha una variabilità notevole se lo si guarda dal punto di vista dei micronutrienti, infatti il loro apporto può variare in maniera significativa sulla base dell’alimentazione materna.
Lo stesso vale nel momento in cui dal seno si arriva al cibo solido. In entrambi i casi l’importanza di una sana e corretta alimentazione è alla base. Così come è importante preservare tanto il bambino quanto la madre da inquinamento atmosferico, elettromagnetico e alimentare ed in particolar modo da tutti quei tipi di tossine evitabili quali il fumo di sigaretta e i cibi di pessima qualità.

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Sul latte umano e sull’allattamento c’è un mondo di sapere, di curiosità e di storie. Chi sente di voler allattare il proprio bambino può iniziare a informarsi, a conoscere e a leggere già dalla gravidanza! In modo da arrivare consapevolmente informate al primo incontro e poter vivere le prime poppate in serenità.

Photo Credit:
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Autore Dott.ssa Valentina Bonomi

Dott.ssa Valentina Bonomi
Ostetrica Libera Professionista specializzata in assistenza domiciliare a Gravidanza, Parto e Puerperio.

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